lunedì 28 marzo 2011

Nel Manifesto dei diritti alimentari dei bambini c'è anche quello a consumare i pasti senza la Tv

Il sito Milano per i bambini  ha messo a punto e invita tutti a diffondere Il manifesto dei diritti alimentari dei bambini. «Dare ai piccoli una buona educazione alimentare non significa semplicemente insegnare loro a mangiare cibi sani, ma accompagnarli lungo un complesso e articolato percorso di scoperta e di conoscenza che dura tutta l’infanzia e che, con un po’ di fortuna, farà di loro degli adulti capaci di prendersi cura della propria salute, di diventare consumatori attenti e consapevoli e di godere del semplice piacere della convivialità», scrive Federica Buglioni, presidente dell’associazione Bambini in cucina e collaboratrice del sito.
Tra i diritti meno scontati dei più piccoli, c’è quello a essere  accompagnati con rispetto alla conoscenza dei propri gusti, con la libertà di rifiutare alcuni alimenti sgraditi, ovviamente nell’ambito di un ventaglio alimentare più ampio possibile. Importante anche il diritto alla convivialità, a consumare i pasti in un clima sereno e col televisore spento, ad essere ascoltati e a non essere esclusi dalla conversazione a tavola. 
«L’educazione alimentare non è un “problema”, ma un’opportunità, che ha una ricaduta positiva su tutta la famiglia, in termini di salute, qualità delle relazioni a tavola, acquisizione di competenze, contatto col mondo naturale - continua Buglioni. L’educazione alimentare non è un dovere, ma un diritto fondamentale di tutti i bambini, che noi adulti abbiamo il dovere di tutelare».

Fonte: ilfattoalimentare.it

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