Dopo Avellino anche il comune di Mercato San Severino si è attivato per l'espletamento di un servizio di refezione scolastica impostato secondo le più recenti indicazioni ministeriali, basato sull'utilizzo di cibi biologici e di prodotti che aiutano l’economia agroalimentare locale, sul rispetto della sicurezza alimentare e sulla riduzione dei rifiuti prodotti (vedi qui).
E dire che a detta dei nostri amministratori locali queste misure sono attuabili solo nelle grandi città!
Accettare questa logica significherebbe accettare l'idea di suddividere i bambini in bambini di serie A e bambini di serie B, bambini il cui diritto alla salute vale più di quello di altri, solo per ragioni geografiche.
Davanti ad una tale aberrazione è lecito il dubbio: forse la tutela della salute non c'entra proprio nulla ed è tutto ridotto ad una mera questione di risparmio economico?
La Commissione Mensa di Striano spera che questa non sia la logica attuata dai nostri amministratori e attende ancora fiduciosa un positivo riscontro alla proposta consegnata lo scorso 23 novembre.
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